Semplice non vuol dire banale, specialmente in questo caso. Alessandro Viola da Alcamo (TP) è un vignaiolo che sa il fatto suo, e il suo Note di Bianco 2019, un Grillo in purezza, pur nella sua linearità senza spigoli a naso e palato, non delude affatto, anche e specialmente perché fatto (in vigna & cantina) con tutti crismi necessari per meritarsi l’aggettivo di “naturale”, cioè… senza enoporcate e/o alchimie degne di Giuseppe Balsamo alias Cagliostro.
note di bianco 2019
Giallo un po’ opaco al calice, subito al naso palesa un bell’erbaceo e note di frutta bianca che, a tratti virano sull’amaro, ma dopo l’evoluzione il tutto si stabilizza su note più floreali.
In bocca è fresco e ben strutturato, ma non avvolgente oltremisura e sapido quanto basta per non scardinare il bell’equilibrio complessivo delle varie componenti sensoriali.
Il finale è mediamente lungo, in ogni caso quanto basta per accompagnare con brio e senza dissonanze una bella e ricca frittura di paranza casalinga, come testimonia la foto a cena ormai finita…
Note di bianco
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?