Di Fabio Riccio,
Enchor TA’ MENA ESTATE, Gozo Malta
Dei vini maltesi se ne sa poco, anzi, la maggioranza degli Italiani forse neanche sospetta che nell’arcipelago a sud della Sicilia si faccia vino.
Nonostante le ardue condizioni climatiche per il caldo e la poca acqua disponibile, ci sono circa 750 ettari vitati.
Per il clima, a Malta si vendemmia e si colgono Olive già a Luglio, ma mai oltre le 9 di mattina…
Una buona parte dell’uva maltese arriva dall’isola di Gozo, la seconda per grandezza delle isole calipsee, meno antropizzata, cementificata e sovrappopolata rispetto a Malta.
Quindi, dimentichiamoci dei cavalieri di Malta e dei correttissimi, profumatissimi e rassicuranti vini che presidiano con grandi numeri i calici dei locali pubblici maltesi, e volgiamo i nostri sensi verso l’ Enchor TA’ MENA ESTATE, uno Chardonnay originalissimo, per nulla scontato.
Un vino “vero” che esprime sul serio e senza cosmetica e mediazioni il terroir dell’isola, non solo perché intrinsecamente buono, ma per i suoi spigoli, le sue scorbuticità.
Ecco, diciamo che l’Enchor non è uno di quei vini che vuol piacere per forza, partiamo da questa ipotesi…
E… partiamo anche con il fatto che l’ Enchor TA’ MENA è uno di quei pochi vini che mi ha fa dimenticare la mia mai celata puzza al naso per i cosiddetti vitigni internazionali.
Basta poco per innamorarsi dell’ Enchor TA’ MENA, un concentrato in bottiglia (e in calice) del clima e di tutto il mediterraneo che circonda un’isola inondata di sole per più di 300 giorni l’anno, con venti secchi quasi costanti provenienti da Nord Ovest, 600mm di precipitazioni in tutto l’anno, e un con un suolo al più calcareo e limoso.
In etichetta per berlo al top (e nelle occasioni speciali) consigliano una temperatura di servizio dai 14 ai 16 gradi centigradi.
Beh, indicazione più che azzeccata, alla faccia di certi dogmi sulla refrigerazione (surgelazione…) di “certi” bianchi.
Enchor TA’ MENA bevuto appena appena fresco è davvero lo chardonnay che non ti aspetti.
In calice, dopo il bel giallo non carico, al naso raffiche di vaniglia, fiori selvatici e ananas, per non dire dei rimandi minerali pepati… e poi (quasi…) tutto quel che racconta olfattivamente di macchia mediterranea, con sentori ancestrali e scorbutici dalla bella mineralità.
In bocca subito è quasi asprigno, spigoloso ma poi diventa ricco, sontuoso e sassoso.
Nello stesso tempo c’è struttura, tanta freschezza limonosa e soprattutto tanto sale, lungo e bello.
Sorpresona nel finale e durante l’evoluzione!
Non si sa da dove, ma un netto e perfettamente riconoscibile sentore di tabacco Virginia invade il tutto..
Invade il calice, invade i sensi, invade… l’anima.
Provatelo!
Ancestrale e moderno nello stesso tempo, elegante e pieno, da berne a secchiate.
Peccato che il bagaglio aereo da Malta era solo da 20kg, altrimenti…
Ta’ Mena Estate
Rabat Road, Xaghra XRA 9010,
Gozo – Malta
http://tamena-gozo.com/
info@tamena-gozo.com
Ta’ Mena Office/Winery: + 356 2156 4939
Ta’ Mena Estate: + 356 2156 3097
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?