Di Fabio Riccio,
Gastrodelirio non è un luogo virtuale che ha nello “stare sul pezzo” la sua ragione d’essere.
Non sono nelle nostre corde neppure le sviolinate infarcite di leziose e scontate descrizioni, tipo di quando i mulini erano bianchi etc etc…o–
No, su gastrodelirio analizziamo, ponderiamo, prendiamo tempo, e se è il caso scriviamo, altrimenti, meglio il silenzio.
Nella testata è chiaramente scritto… “Considerazioni e invettive di un critico gastronomico”.
Allora, partiamo da quella che normalmente sarebbe la considerazione finale: Naturale Salone del Vino Artigianale 2019 di recente svoltosi a Capestrano (AQ), al netto di qualche dettaglio che, come tutte le umane faccende è migliorabile, è stata una manifesta riuscita, senza se & senza ma.
Fuori luogo giacchette & tastevin, Naturale si è dipanata tra incontri, convegni, didattica del vino e faccia a faccia con i produttori, assaggiando e analizzando insieme i loro vini, cosa che non ha prezzo!
In questa edizione i produttori presenti, anche a causa di qualche defezione dell’ultimo momento, non sono stati tantissimi, ma in compenso di assoluto valore, e tutti riconducibili chiaramente e senza concessioni o “deroghe” allo sfumato e magmatico mondo del “vino naturale”, sempre virgolette d’obbligo.
Bella anche la location del convento di San Giovanni a Capestrano, oltreché facilmente raggiungibile per viabilità e parcheggi, anche se nel clou del pomeriggio di domenica 12 maggio, il forte afflusso di pubblico ha messo a dura prova la capienza fisica delle belle sale.
Però, limitarsi alla sola cronaca, più o meno con belle parole dei ben riusciti momenti vissuti in quel di Capestrano, durante Naturale Salone del Vino Artigianale, come ho già accennato in apertura, sarebbe riduttivo. Naturale 2019 capestrano
E… visto che anche il modaiolo stilare classifiche non è nelle corde di www.gastrodelirio.it, a puro titolo di testimonianza e senza voler togliere nulla a tutti i bravi produttori presenti alla kermesse di Capestrano, mi limiterò qui ad elencare con qualche foto, solo quanto sono riuscito (insieme ad un amico dal palato ben allenato) ad assaggiare, prima che i sensi lanciassero l’SOS per la loro saturazione…
Già… perché consentitemi la frecciatina, anzi “frecciatona”, da sempre mi chiedo come riesca ad essere lucido e sufficientemente critico anche il migliore dei “palati & nasi”, dopo dei tour de force di centinaia di assaggi, anche se fatti in dosi omeopatiche.
Si: nulla di personale, ma non credo nei “Serial Taster”.
Così, mi perdonino gli altri bravi produttori ai quali non ho dedicato assaggi, ma il (mio…) palato ad un certo punto ha davvero alzato bandiera bianca.
Però, in quattro ore di vagabondaggio tra i banchi, una cinquantina di vini li ho degustati ed esaminati, lucidamente, e di questi, e delle aziende che li producono, eccovi qualche foto e qualche descrizione…
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?