Di Serena Manzoni,
I santi e le loro vite mi hanno sempre interessato, come il modo in cui vengono rappresentati dagli artisti, mi piace riconoscere gli attributi che ci permettono di individuarne l’identità ed indagare le loro storie. Santa Zita protettrice dei camerieri.
Ebbene oggi, dopo un fatterello accadutomi ieri sera, sono andata alla ricerca del santo protettore dei camerieri ovvero di Santa Zita, patrona di Lucca, al servizio di una famiglia benestante della città e presa di mira dalla malevolenza di una collega.
Santa Zita protettrice dei camerieri.
Insomma, non era proprio quella che cercavo perché attiene più all’ambito domestico che a quello ristoratorio, ma accontentiamoci.
Per farla breve, credo che ieri sera Santa Zita abbia compiuto un vero e proprio miracolo nell’infondere una pazienza degna delle sfere celesti, ad un povero e malcapitato cameriere di una pizzeria. Santa Zita protettrice dei camerieri.
Considerate che già il poverino si trovava a gestire con un solo altro cameriere, due sale abbastanza piene di avventori, ognuno con la sua piccola mania: “vorrei la Molisana ma bianca, la Collina ma senza rucola, le patatine ma senza sale, la Capricciosa ma le olive le voglio verdi, la Marinara ma ci deve proprio mettere l’aglio?” Santa Zita protettrice dei camerieri.
In questa allegra serata lavorativa (e non è nemmeno sabato…) eccolo arrivare: il colpo di grazia!
Da vera impicciona ho alzato subito le antenne e mi sono messa all’ascolto dell’ordine preso dal trafelato e stanco cameriere:
«Per me una margherita, ma senza pomodoro. Ah sì, senza glutine naturalmente! Avete la mozzarella senza lattosio? Poi ci vorrei il prosciutto cotto e la panna»
A quel punto il brav’uomo si permette di intervenire:
«Ma come? Mozzarella senza lattosio e panna?»
Ottenendo come risposta:
«Non si preoccupi lei, che so io…»
Silenzio, il cameriere non batte un ciglio, finisce l’ordine e si allontana verso la cucina da cui esce dopo pochi minuti dicendo atarassicamente:
«La mozzarella senza lattosio non l’abbiamo»
A cui la giovane intollerante (ma a cosa poi? nel frattempo si è scofanata tutta la mortadella alla brace portata come antipasto, ignorando forse che anche lì il lattosio c’è eccome, ma è pur vero che sa lei…) ribatte:
«E te pareva…»
Che dite? Non siete anche voi convinti che, se non Santa Zita, qualcuno dall’alto sia intervenuto?
Gli attributi della santa sono le chiavi, il giglio e i fiori e può essere anche invocata per il ritrovamento delle chiavi di casa!
Santa Zita protettrice dei camerieri.
Serena Manzoni
Febbraio. Il termometro segna zero gradi. Machinone parcheggiato – come si dice da noi – a “c….o di cane”…lui, iper abbronzato con mocassino da barca (ho scoperto poi che l’acqua l’aveva nel cervello!) e senza calzino of course che dopo avermi ordinato del pesce crudo (ancora) of course, butta su una piazzata perché nel locale c’è troppa luce e ” non va bene per il mio autoabbronzante”.. Mangia, si alza, sproloqui a più non posso perché non era stata abbassata (spenta!?) la luce e se ne va….senza pagare il conto…of course.
Gentile Marco,
ha tutta la mia comprensione…e anche quella di Santa Zita, ne sono convinta!
Fa un lavoro difficile e lodevole.
A “c…o di cane” si dice anche dalle mie parti.