Di Fabio Riccio,
L’armadio dei bei ricordi di Gastrodelirio custodisce da oggi nei suoi cassetti un’altra gemma, Cibo Nostrum 2018.
Normalmente, non sono a mio agio con i toni trionfalistici, ancor meno con le melensaggini di chi adora credere che un tempo i mulini erano (davvero…) bianchi, però questa settima edizione della manifestazione svoltasi tra Taormina e Zafferana Etnea dal 20 al 22 di maggio 2018 è stata davvero speciale, quindi spero che per questa volta i lettori mi perdoneranno l’uso & l’abuso dei superlativi, e le violenze fatte ai congiuntivi… Cibo nostrum 2018 considerazioni
Cibo Nostrum 2018 è stato speciale per più motivi.
In primis per il gran numero di cuochi e operatori della stampa di settore presenti, inclusi alcuni arrivati da oltreconfine e oltreoceano, poi per l’ottimo livello dei relatori e dei vari eventi e incontri posti a margine della manifestazione, come il convegno sulla promozione e consumo delle specie ittiche eccedentarie, le varie masterclass ed esibizioni con cuochi di rango, e per finire con il Corso di formazione a cura dell’ordine dei giornalisti di Catania sul tema “Comunicare la cultura enogastronomica in Italia.”
Però… la prima medaglia al merito spetta di diritto al vero e proprio esercito di cuochi & cucinieri che ha invaso Taormina e dintorni.
Dal primo all’ultimo, senza distinzioni di stelle o classifiche varie, con i tanti e gustosi piatti preparati in una situazione non ottimale (all’aperto e fuori dalle loro cucine), con professionalità hanno dimostrato nei fatti che la cucina Italiana è viva, agguerrita e in gran salute.
Cuochi, ricordiamolo, presenti a Taormina e dintorni non come personaggi in cerca di scampoli di notorietà mediatica o come meri esecutori di piatti altrui, ma nella veste di ottimi professionisti.
Con il loro impegno, sono stati degli impareggiabili testimonial del patrimonio culturale del gusto italiano.
Onore poi anche a tutta la struttura organizzativa di Cibo Nostrum 2018.
Al netto di qualche minima e ancora perfettibile nota, ha gestito senza particolari smagliature e in scioltezza tutta la logistica e gli eventi in scaletta, ma anche tutta la folla (in certi momenti davvero straboccante) di famiglie, singoli e gruppi, che, armati del loro buon braccialetto verde, indispensabile passepartout per godere a pieno di assaggi e degustazioni, hanno invaso quasi “manu militari” il centro di Taormina, vagabondando festosamente con il naso all’insù in quella sorta di paese dei gastro-balocchi che è stato quel che offrivano i più di duecento espositori presenti.
Si, sono proprio loro, quelli che hanno creato e portato avanti questa edizione 2018 di Cibo Nostrum, una kermesse che anche quest’anno ha riconfermato la sua valenza a livello nazionale, e perché no, anche internazionale, i veri artefici di questo che senza se e senza ma, è stato un successo.
Cibo Nostrum è ormai un format intelligente e consolidato che è cresciuto molto, ma che in mia modesta opinione ha ancora spazio per crescere.
Di sicuro ne sentiremo parlare ancora.
Arrivederci a Cibo Nostrum 2019!
Ulteriori info su https://www.gastrodelirio.it/fabio-riccio/cibo-nostrum-2017/2017/06/
Cibo nostrum 2018 considerazioni
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?