Di Fabio Riccio,
Il neologismo c’è tutto: Arshura, rimanda subito alla sete.
Proprio a quel tipo di sete che stuzzica la gola e fa venir voglia di buttar giù liquidi a garganella, fregandosene delle convenzioni, del “bon ton” e dei rumori corporali che seguono…
Valter Mattoni (attenzione: Valter e non “Walter”) è un produttore fuori da qualsivoglia schema e schematizzazione.
Di certo un irregolare, e noi di gastrodelirio gli irregolari li adoriamo, sempre se lo sono davvero e non per “scena”.
Casa & bottega in quel di Castorano (Ascoli Piceno), Valter Mattoni fa semplicemente il vino come piace a lui.
Punto.
Vini senza fronzoli, vini senza scudo gentilizio e quarti di nobiltà inventati, ma anche vini senza nessun mago celato in cantina che, bustine e misurini alla mano, mistifica il Dio Bacco.
L’ arshura 2012, è solo un Montepulciano fatto proprio come Dio comanda.
(Per caso Dio è astemio?)
L’ arshura 2012 è poca scena e tanto costrutto in una bottiglia.
Sorsi di gioia ed emozioni per una delle più belle e lineari interpretazioni del Montepulciano mai bevute.
L’ arshura 2012 a dispetto di alcune cantine del vicino Abruzzo che hanno fatto del loro meglio (peggio?) per mistificarlo, non è affatto un “vinone” dal corpo erculeo e “sospetto” come lo sono diventati tanti Montepulciani fatti oltre il Tronto, smodatamente mistificati in cantina per appagare e coccolare una certa clientela (beota), principalmente d’oltreoceano.
Ma… l’ arshura 2012 non è nemmeno il testimone di quella nuova tendenza che trasfigura il Montepulciano (il vitigno…) snellendolo e smagrendolo oltremisura (questo per chi beve oltremanica).
Non se ne abbiano a male gli amici Abruzzesi, tra i quali ci sono parecchi bravi vignaioli che fanno grandi, grandissimi Montepulciani, ma in molti casi è così.
Quindi, l’ arshura 2012 è semplicemente un vino che merita l’aggettivo di… bello!
Punto.
Bello perché?
Prima di tutto, e senza dare numerini da “serial taster”, o apporre voti in decimi, centesimi e millesimi che non portano a nessuna parte, perchè l’ arshura 2012 è uno di quei (pochi) vini che fa subito bingo.
Poi… perché senza se e senza è un grande Montepulciano del quale è impossibile non innamorarsi.
Senza belletti e mistificazioni, salta tutte le considerazioni “tecniche”, e va dritto dritto al cuore di chi lo beve.
Punto.
In calice il rosso rubino è quello che ci si aspetta, ma è al naso che l’ Arshura 2012 deflagra, prova vivente di come ci si possa emozionare con folate di spezie, frutta matura, caffè olive ancora verdi, e schizzi quasi salmastri, affascinanti, eleganti…
Pochi secondi e in bocca, travestite da leggerezza, arrivano bordate di caldo e succulenza, ma anche tannicità e una giusta, giustissima acidità.
Una struttura e un corredo sensoriale da fuoriclasse oserei dire.
Però… l’ arshura 2012 fa anche un bel po’ mesi in legno (15): oibò, non lo avrei mai detto!
Tagliamo la testa al toro, legno o non legno, l’ arshura 2012 è davvero una festa per i sensi.
E’ un vino che subito si ama, con la testa e con il cuore, ruffiano quanto basta, ma bello, maledettamente bello!
Tutto il resto è fuffa!
Difetti?
Volatile?
Ridotto?
Cane bagnato?
Fango d’annata?
Mortadella avariata?
Sputo di Puffo?
Frutta decomposta?
Pipì del Gatto Silvestro?
Puzzette varie aggregate?
Non pervenuti!
A questo punto una piccola parentesi…
Ho il fondato timore che L’ arshura 2012 potrebbe anche piacere al famigerato “Sommellier Acca”, quello famoso perché non capisce un un’acca (appunto…) ma che gironzola infaticabile per fiere e degustazioni con il suo lavandino portatile dove, dopo un assaggio di tre millisecondi, butta il contenuto della maggioranza delle bottiglie che gli capitano sottomano, fatto salvo alcune, che guarda caso, sono SOLO quelle di certi produttori.
Chissà…
Concludendo, non conosco di persona Valter Mattoni (spero presto incrociarlo) è visto che lui ha deciso di raccontare se stesso tramite i suoi vini, non potrà che essere una persona interessante, decisamente fuori dalle righe, quasi come i suoi vini…
Lo aspetto per fare una buona bevuta insieme…
Infine, per i lettori, il mio consiglio gastrodelirante è di provare questo gran bel Montepulciano, ne vale davvero la pena!
Fine.
Azienda Agricola
Valter Mattoni
Via Pescolla, 1
63081 – Castorano (AP)
Tel. 0736 87329
www.valtermattoni.it
info@valtermattoni.it
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?