Di Fabio Riccio,
Prima di tutto la struttura.
Marina di Ascea (SA).
Il Rumi è un piccolo e curato Hotel-bomboniera, poche belle camere, una piccola Spa e nella bella stagione fuori c’è la piscina in funzione. alessandro feo
Un posto decisamente curato nei dettagli, confortevole e moderno, a due passi dal mare, ma anche dagli scavi della antica Velia (Elea).
Poi, ed è quello che più interessa a gastrodelirio, all’interno del Rumi c’è il ristorante con il suo cuoco, il suo concetto di cucina, la sua ricerca, la sua idea di sintassi dei sapori…
Non tutti i ristoranti e relativi cuochi hanno una idea di cucina, partiamo da questo.
La cucina del piccolo ristorante all’interno di questo complesso, il Rumi appunto, è da circa un anno nelle mani del giovane Alessandro Feo, che non mette solo mestiere e una buona dose di precisione in quello che crea, ma sfoggia anche un rapporto stretto, anzi, simbiotico con sua maestà il mare.
Partiamo da questo, è un passaggio importante per capire e ben comprendere la cifra stilistica complessiva di quel che c’è nei suoi piatti.
Il mare…
Alessandro Feo con il mare e i suoi frutti non ha una dimestichezza solo di facciata o di convenienza, ma un feeling, permettetemi il “parolone”, viscerale e ben consolidato.
La sua idea di cucina non si limita (solo) a ben interpretare quel che arriva dal mare, applicando il famoso undicesimo comandamento del cuoco ittico, che è quello che postula che il pesce (o altro dal mare) migliore è quello meno manipolato o mistificato.No,
Qui, pur tra qualche impeto e qualche piccola scivolata nel calibrare sullo stesso piano l’intensità dei sapori di alcuni piatti, come nella bella trilogia di fritti del mare del Cilento, dove la delicata triglia, magistralmente fritta, soffre (in mia opinione) la forza della robusta salsa in cui è immersa, ci sono idee e ricerca.
Dettagli a parte, la cucina di Alessandro Feo c’è ed esprime forme e costruzioni della sintassi dei sapori meditate, il tutto nel solco di una cifra stilistica che pur se da definire ancora in pieno, lascia intravvedere interessanti sviluppi.
Tutto questo è leggibile a chiare lettere in molti piatti, dove pur nelle differenze di impostazioni e di stile, domina uno dei tratti distintivi di questa cucina, quello più evidente: la leggerezza.
Alessandro Feo non ha preconcetti, non ha paletti di nessun tipo e dietro il sorriso della gioventù, ha la determinazione e la responsabilità, o per meglio dire la scommessa del condurre una SUA cucina per farla maturare e conoscere, ma anche per motivare chi lo segue e chi gli ha dato fiducia.
Diamogli tempo.
Come già detto, la cifra stilistica di questo giovane chef è in gran parte già scritta, e in parte ancora in itinere.
Una idea di cucina che ha bisogno di qualche aggiustamento, ma che nello stesso tempo è già più che “sgrossata”, vista l’intelligenza nell’assecondare e pensare i sapori e gli ingredienti, specialmente quelli del territorio.
A 32 anni già una bella mangiata pulita, bella, elegante, al più territoriale con sapori indovinati, e c’è tanta piacevolezza dalle entrée fino al dolce, il tutto con ottimi margini di crescita.
Come già detto, equilibri qua e là da calibrare, ma nel complesso ce ne fossero altri di ragazzi così…
E poi, il che non guasta… Alessandro Feo è un personaggio vero, un ragazzone pacato e passionale nello stesso tempo che sembra non prendersi troppo sul serio, perché in fondo bere e mangiare sono concetti primordiali ed istintivi.
Non dimentichiamolo.
Rumi Hotels & SPA
Viale Magna Grecia, snc
84046 – Ascea Marina (SA)
http://www.rumihotels.it/
Tel. 0974 977128
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?