Di Fabio Riccio
Commestibile. Buono da mangiare, sano e digeribile come un verme per un rospo, un rospo per un serpente, un serpente per un maiale, un maiale per un uomo e un uomo per un verme.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911
Qualche sera fa, Luigino un amico (“ino” si fa per dire… un quintale e mezzo di omone, alto 170 cm), ospite a cena, complice la quantità di vino trangugiato ha fatto “outing”.
Un outing ben particolare però: ha confessato perché è ancora celibe!
Premessa: Luigino ha passato il mezzo secolo, e si definisce celibe “per scelta” vista (dice lui) la carenza di donne che rispondano alle sue discriminanti. La principale dote richiesta da Luigino in una donna è… di saper fare i cavatelli.
Luigino spacca il mondo femminile in due emisferi non comunicanti: quelle che li sanno fare, e quelle che non sanno farli. Per lui la sola parola cavatello è la felicità. Luigino vive di cavatelli (quelli della mamma ottantenne) ma non disdegna quelli di certe osterie del suo paese, sia mai un cavatello fuori zona, eresia!
Stranamente, a fronte del (suo) tipico piatto di cavatelli quotidiano da 3 o 4 etti e più il condimento, su altre cose edibili Luigino è molto parco. La pizza? Mezza, di più gonfia lo stomaco. Il pane? Fa’ ingrassare! La carne’ per carità di dio, un poco va bene, ma altrimenti fa male!
Contento lui: forse ha trovato la ricetta della felicità…
http://it.wikipedia.org/wiki/Cavatelli
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?