Pizzeria del corso di Pietramelara (CE) – Il regno di Cosimo Chiodi
La Pizzeria del corso di Pietramelara è porto sicuro per chi ama pizze che raccontano di territorio, ma anche un nome, quello di Cosimo Chiodi
La Pizzeria del corso di Pietramelara è porto sicuro per chi ama pizze che raccontano di territorio, ma anche un nome, quello di Cosimo Chiodi
I musei di Colobraro. Il merito di tutto questo va alla Dottoressa Giusi D’Oronzo. I Musei di Colobraro (MT)
Vero deus ex machina di questo luogo, oltre ad essere preparatissima nel suo campo e fornita di una impetuosa dose di empatia, dote preziosa per semplificare e rendere fruibili concetti tecnici anche a chi tecnico non è, non ha affatto peli sulla lingua, specialmente quando tra le altre cose afferma, sfatando miti consolidati, che solo negli ultimi 20 – 25 anni in Italia si è incominciato a vedere in giro del buon olio.
Il Postino 2019, in mia modestissima opinione, è in assoluto uno dei migliori Trebbiano d’Abruzzo mai bevuti.
Imperdibile.
Quasi al giro di boa di questo 2021, ecco la personalissima e non competitiva classifica di Gastrodelirio dei cinque migliori bianchi naturali degustati nel primo semestre 2021
Ed ecco che arriva il martedì. La sveglia suona inesorabilmente, ma in questo giorno speciale fa sentire il rituale motivetto un po’ prima del solito, perché il martedì è un giorno particolare: è giorno di mercato! Abluzioni mattutine e colazione alla svelta, perché ogni minuto si rivela prezioso, soprattutto per ottenere qualche attimo di vantaggio … Leggi tutto
Valle d’Aosta Dop Le Petit Prince 2017, pinot gris in purezza dell’azienda agricola Le Vieux Joseph di Ilaria Bavastro.
Per trovare chi ancora racconta e pondera in dettaglio sensazioni e opinioni su un vino, in parole povere fa “critica enologica”, positiva o negativa essa sia, bisogna scandagliare davvero a fondo i motori di ricerca… Inoltre sul web, fuori dai “magazine” deputati, cercando opinioni (e non comunicazione) su qualche azienda, o nello specifico di un … Leggi tutto
Le cartucce napoletane, per me e per tanti figli del baby boom anni ‘60, sono state anche un goloso ibrido tra un dolce e un giocattolo.
Perchè… una cosa essenziale per godere delle cartucce napoletane, è sempre stata lo svolgerle dalla carta!