Vineria Coramella a Brisighella (RA) – Il buon bere naturale…
”Alla Vineria Coramella si beve naturale e basta. Per fortuna. Evviva!
”Alla Vineria Coramella si beve naturale e basta. Per fortuna. Evviva!
Resta il piacere di aver ritrovato il Sandrigo di Denis Montanar, un gran bel vino.
Giallo paglierino a dispetto delle luci balorde, naso subito agrumato con sentori freschi e di frutta tropicale (a momenti sembra di addentare un ananas) netti ed eleganti, in un contesto di mineralità spiccata, oltretutto ben avvolgente al palato e che comunica prima di ogni cosa il piacere di berlo, anche e specialmente per qualche affascinante “spigolo” sensoriale.
Sabato sera, sonnacchiosa cittadina di provincia, benestante. Per motivi più o meno lavorativi ceno in “un” ristorante. Affollato e pretenziosetto, arredamento in puro stile bianco-ovunque dalle sedie al bagno, post-Maria-de-Filippico insomma. Tra i tavoli di tutto un po’, dai ragazzotti calati dal paesello per il sabato del villaggio (non Paolo…), al tamarro con Rolex & … Leggi tutto
Tutti abbiamo amici, parenti, conoscenti etc etc che a vario titolo (e… non) “si intendono di vino”. Quando li incontri, complice il comune interesse per “vino & dintorni”, il discorso quasi sempre scivola sulla fatidica domanda… «Che hai bevuto ultimamente?» A questo punto i vinnaturisti piombano in depressione, perché il rischio di scontro è appena … Leggi tutto
Se ancora qualcuno chiede perché “mi ostino a bere vini naturali” lo costringo a provare il G & M 2019 Domaine de La Bohème di Patrick Bouju.
Punto
Domenico Bascetta e il suo regno: pochi ettari verdi sul fiume Agri, plasmati in anni di lavoro in un personalissimo giardino della Kolymbethra, che rompe la monotonia dell’argilla che spunta in ogni dove.
Tirando le somme, un bel bianco territoriale di gran beva, piacevolissimo nel suo complesso con un ottimo rapporto prezzo/qualità, quasi da vino quotidiano, oltretutto eclettico e sornione nel bene accostarsi a molti cibi…
Noi abbiamo iniziato considerandolo un aperitivo, da qui, poi…
Dimmi come mangi e un “sommelier” dei vaccini ti indirizzerà verso la fiala giusta.
Niente liberatorie nell’Hub, ma un bel menu.
Anche un risvolto occupazionale.
Io un’idea la avrei già.